Impianto di Fabio Riccobaldi

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Ho sempre pensato che l’audiofilo medio fosse un appassionato di musica, grande sperimentatore, guidato dal presupposto che tutto è perfettibile, migliorabile. Purtroppo nel tempo, estendendo la passione nei forum e poi provando in prima persona, mi sono imbattuto in grandi paradossi Hi-fi che mi hanno illuminato su come sia oggettivamente “difficile” un percorso che viene spesso “semplificato” con poco più di una disposizione aurea. Ancora esistono dibattiti aperti sul senso di cavi milionari e di quanto beneficio possano o meno apportare. Si dice tutto e il contrario di tutto. L’unica cosa bella è che ogni tanto poter sperimentare è gratuito e rivela a volte delle sorprese.

Se vi dicessi che ogni vostro componente (cavi hi-end inclusi) probabilmente non performa (acusticamente parlando) oltre il 50% di quello che è in grado di fare probabilmente rimarreste stizziti ritenendo la cosa impossibile o inaccettabile. Oggi abbiamo disturbi elettrici superiori rispetto a un tempo, e infinitamente più disturbi via etere che incidono costantemente e lentamente oltre che sull’impianto anche sulla nostra salute. Scotto di un inevitabile progresso. La nostra passione dovrebbe spingerci a porci delle domande, indirizzarci a una ricerca più che a voler puntare il dito contro per partito preso quando vengono proposte varianti rispetto al solito cambio di componenti (magari dal costo anche doppio). L’ Hi-Fi ad un certo livello è cara non esistono scorciatoie o scappatoie, inoltre spesso si rischia di non schiodarsi da un risultato pur spendendo migliaia di euro. La domanda è perché? Perché avendo un sistema da migliaia di euro tutto suonicchia delle volte male e solo rare volte “incredibilmente” bene? Psicoacustica? Non credo proprio.

Le Stones e la Lacca Jiva sono particolari composti che agiscono sui campi elettro magnetici in modo totalmente diverso da qualunque altro prodotto, dai toroidali ai circuiti stampati, dalle masse degli apparecchi ai cavi stessi. Lo scopo del trattamento è purificare la linea elettrica, migliorare le reazioni della circuiteria delle elettroniche rendendole capaci di funzionare in modo ottimale. Generalmente le Stones come la Lacca hanno un tempo di assestamento che si aggira tra le 24 e 48 ore ma gli effetti di una variazione si avvertono già dopo mezz’ora dall’inserimento nel sistema. Per quello che è la mia esperienza con i prodotti Sublima che ho provato (praticamente tutti) è un miglioramento palese ed evidente sulla trasparenza e naturalezza del suono. Può capitare, a volte, che appena messi in posizione diano un effetto di marcata morbidezza e ovattatura del suono. E’ una fase temporanea. Lasciatele lì per un giorno a stabilizzarsi e poi riascoltate. Rimarrete sorpresi. Un trattamento efficace non è economico ma si può fare poco per volta, a piccoli step, inoltre vige la regola del soddisfatti o rimborsati. Garanzia di un prodotto che funziona estremamente bene e che mi ha decisamente convinto.

Il mio sistema è orientato al digitale. Tecnico hardware per lavoro e Gamer smanettone nel tempo libero quando iniziai il mio percorso audiofilo ero quantomeno certo che il digitale avesse meno problemi e variabili da prendere in considerazione. Evidentemente mi sbagliavo. Già avevo sperimentato con successo cablaggi adeguati esterni e interni con filtri vari, schede, alimentazioni, trasformando “il suono” di un banale codice binario in una musica decisamente più vera. In seguito agli ottimi risultati ottenuti su amplificazione e DAC ho poi deciso di trattare in maniera massiva il PC che utilizzo per la riproduzione audio/video con risultati a dir poco sorprendenti. Il mio reparto digitale dopo aver beneficiato di un MSB IV (con vari upgrade USB quad, clock ecc) non dava l’idea che mancasse qualcosa. Forse c’era del nervosismo da sistemare in gamma alta ma sembrava sempre un suono quantomeno “completo” eppure dopo il trattamento sono letteralmente apparse cose che non c’erano. Non cose che si sentivano nel sottofondo. Quelle sono rimaste a loro posto con del dettaglio in più, io parlo proprio di strumenti cori, voci e informazioni ambientali che erano semplicemente e drammaticamente assenti fino a quel momento. E vi posso assicurare che come linea elettrica e cablaggi vari non mi sono certo trattenuto…

Uscendo dal contesto audio, in ambito informatico l’uso della Lacca Jiva ha creato piccole variazioni sulle tensioni e comportamenti particolari, quali una reattività maggiore nel bios ma anche una leggera forma di incompatibilità nel Southbrige riscontrata prettamente con alcuni dischi allo stato solido e poi accentuata da un cablaggio Jcat sata awg multicore. Una forma di maggiore precisione che accentua le anomalie? Difficile da dirlo, per far rilevare il reparto Sata da bios e far bootare la macchina come volevo ho dovuto testare diverse schede madri con controller e dischi solidi diversi. Alla fine il gioco ne è valsa la candela restituendo un segnale digitale decisamente più dettagliato organico e credibile. Ritengo che trattare il digitale sia una scelta obbligata ad un certo livello poiché è un cocktail di grandi variabili molto più deficitario di un sistema CD o analogico. Sia le modifiche hardware che software creano differenze, a volte minimali ma “purtroppo” esistono, lavorare su questo è a volte assai complesso e delicato. Le Stones e la Lacca Jiva sono di facile implementazione e hanno a mio avviso un senso in ogni set-up. Ed oggi più che mai.

Il mio set up in breve :

Stanza 4.10 x 3.30 trattamento :

Passivo : Daad completo (avanti dietro soffitto) tappeto/tavolino Stargate Omicron/Ardesia 6cm spessore smorzata con piedini su ciabatta e casse.

Attivo : 4x Kemp Shuman 2x Quantum Plug

Linea elettrica : Da contatore, cablaggio bipolare Meleos Cables trattato con Lacca Jiva, doppia terra dedicata con esaltatori di terra e Kube Sublima. Presa a muro scavata nel pieno dell’acciaio trattata con elementi smorzanti e Lacca Jiva.

PC : Intel 3770k su motherboard Asus maximus gene V (Laccata) 32gb di ram (Laccata e schermata) MSI 970Gtx Scheda Filter PCIex/RFI Monster Audio (Laccata) Scheda USB 3.0 Audiophile Jcat (Laccata) SSD Intel Extreme mod Paul Pang SLC (Laccato) SSD 840Pro (Laccato) cablaggio completo Jcat Sata awg (Laccato). Hard disk 4tb WD Red appoggiato tra una Stone Maxi e i due ssd trattati, mast dvd Plextor. Tutti i dispositivi dotati di filtri sataIII Sotm e alimentati da un Lineare Teradak tranne i dischi solidi e la scheda usb 3.0 Jcat alimentati da due unità Bakoon parallele indipendenti trattate con Jiva e Big Stones compreso cablaggio interno. A sua volta il Teradak trattato con Big Stone, medium e Maxi a specchio è collegato a un UPS Online modificato con Plug Quantum, bastoni AC Akiko, con cablaggio Supra, Maxi Stone a specchio e medium stones. Software : Win Server 2012 R2, Bug Head ,Process Lasso, Fidelizer 7, Jplay.

Dac : Platinum IV con power base, Upsampling Femto Clock 140, configurazione Quad USB. Laccatura Convertitori e 8 stone medium interne laccate. Mini Stones su uscite XLR. Piedini in Grafite distanziati da 8 Stone medium custom e 3 Maxi a specchio, 2 XLR Tuning Stick.

Ampli : Gryphon Diablo, piedinatura Cerapuc Finite Elemente. 4 Maxi Stones a specchio, 4 Medium, 3 Big, 2 Mini su XLR, 2xRca Akiko Tuning Stick

Diffusori : Totem Wind con 4 Totem Beaks 3 Maxi a specchio

Cablaggio : Cablaggio completo Ansuz C, trattamento Pearl Evolution Lv1, trattamento Jiva, trattamento Wa quantum su tutti i cavi. Distributore energia impianto Ansuz Main Z con Triple AC Akiko e bobina di Tesla Ansuz laccato con Jiva e con Maxi stone. 1 Quantum Plug.

Upgrade vari : Ipurifier2 e Jitterbug su cavo usb Ansuz D, Jitterbug per periferiche usb, 2x Akiko usb filter su PC. Fusibili Synergistic Research Quantum Black trattati con Jiva. Trattamento WA Chips Diffusori e XOT Carbon Laccati. Akiko Gem1 sui cavi di potenza e 4 Kube Sublima da uscite di potenza Gryphon Diablo.

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